CORPO E CONTATTO. UN’ “ARCHITTETTURA” IN MOVIMENTO.
Percepire il respiro, la pelle, lo spazio e la connessione tra le diverse parti del corpo, lasciandosi andare al gioco creativo del movimento improvvisato. A partire dai principi della Release Technique in cui è fondamentale lo studio del peso del corpo e la possibilità di “giocare” con gli elementi di caduta, rimbalzo e sospensione, il laboratorio costituirà uno spazio di relazione e condivisione creativa a partire dal “contatto” con il suolo e con l’altro.
Attraverso l’ascolto e lo sviluppo di una particolare sensibilità, il corpo si libera nell’improvvisazione, quale strumento di ricerca individuale e non solo, e scopre una specifica reattività e abilità come fosse un “architettura in movimento”. L’evoluzione sarà l’improvvisazione all’insegna del movimento giocoso, che coinvolgerà tutti i sensi e stimolerà i riflessi naturali. Nell’esplorazione sensoriale e percettiva della Contact Improvisation si attiva un percorso spontaneo e imprevedibile di scoperta e immaginazione, all’insegna del benessere e della condivisione.
Cos’è la CONTACT IMPROVISATION?
La Contact Improvisation è un dialogo non verbale tra più persone, una sperimentazione che spinge oltre i limiti della fisicità. Nata negli anni 70 da Steve Paxton e un gruppo di danzatori, la Contact Improvisation è una disciplina di movimento fatta di improvvisazione e di contatto, influenzata principalmente da elementi di Aikido e dall’osservazione del movimento organico dei bambini. Una pratica che “pensa” la struttura dello scheletro come un’architettura in movimento, e affida all’intelligenza del corpo l’intuizione del gioco dinamico del movimento. Uno scambio di energie, una condivisione dello spazio corporeo e fisico dal percorso spontaneo e imprevedibile, che si evolve in molte direzioni. E’ una comunicazione attraverso la quale esplorare tutte le possibilità di movimento e di contatto, in cui il corpo -instaurato un rapporto intimo con il sé-, si lascia andare alla continuità e alla fluidità del percorso energetico del movimento nello spazio, “un lasciar fare” e, attraverso il corpo dell’altro, raggiungere una sensazione di sospensione, un “volo”.
A partire da una buona consapevolezza della nostra capacità sensoriale e aggiungendo un pizzico di curiosità nei confronti delle dinamiche del corpo in movimento, è possibile raggiungere sensazioni eccezionali ed uniche, in termini di relazione interiore e interpersonale.
SILVIA GIUFFRÈ, DANZATRICE CONTEMPORANEA, PERFORMER E COREOGRAFA.
Dal 1999 intraprende il suo percorso di studi sulla danza contemporanea in seno alla compagnia Moto Armonico Danza diretta da Betty e Patrizia Lo Sciuto. Apprende il Metodo Fine Movement Technique ®. E’ interprete di tutti gli spettacoli di Repertorio della Compagnia realizzati in collaborazione con gli Amici della Musica (Trapani). Come danzatrice si esibisce in Italia, Germania, Francia, Spagna, Inghilterra e Cile (Roma Europa Festival 2000). Dal 2004 anno in cui ha studiato a New York presso la Trisha Brown Dance Company dove frequenta anche il Movement Research, approfondisce la Release Technique, la Contact Improvisation e l’improvvisazione con insegnanti di fama internazionale tra cui Nita Little, Scott Wells (InpulsTanz 2006/07/08), K.J. Holmes, Julien Hamilton, Kristie Simson, Barbara Lucarini, Charlie Morrissey. A Parigi nel 2007 presso il Centre National de la Danse è tra i 20 danzatori europei che partecipano al gruppo di ricerca di Steve Paxton dal titolo “Material for the spine”. Collabora con il Teatro Biondo Stabile di Palermo come danzatrice e coreografa (2009 e 2012). Dal 2013 lavora con la regista Emma Dante per varie opere liriche e teatrali (Teatro Massimo di Palermo, Teatro Alla Scala di Milano, Opera di Roma, Comunale di Bologna, Regio di Torino, Edinburgh International Festival, Grand Théâtre di Ginevra, Teatro Greco di Siracusa, Festival Internazionale di Pompei). Nel 2009 e 2012 collabora come danzatrice e coreografa con il Teatro Biondo Stabile di Palermo. Nel 2010 fonda la Compagnia *Omonia-Contemporary Arts * in cui è coreografa e interprete e si inserisce in contesti teatrali e off, sviluppando un linguaggio specifico che fa della connessione tra le arti il centro e il punto di forza del percorso artistico. La sua ultima creazione è *La donna puma *(Teatro Biondo Festival Passaggio a Sud e Festival ConFormazioni 2018). Nello scorso luglio ha curato la coreografia dell’opera L’Elisir d’amore, regia di Natale De Carolis, per l’Ente Luglio Musicale Trapanese. Dal 2010 approfondisce con maestri di fama internazionale il Tango Argentino, ballo che influenza e arricchisce la sua danza, la sua ricerca e la pedagogia.E’ insegnante ospite dell’organizzazione Roma Contact nel 2016 e nel 2017 danza a Parigi per il Paris Improvisation Evening. Successivamente è invitata all’incontro Internazionale di Contact Improvisation Paris Improvisation Gathering nel 2017.
Destinatari:
Rivolto a curiosi e principianti che desiderano sperimentare la sensibilità nel corpo e nello spirito attraverso l’esperienza dell’improvvisazione, dando vita ad infinite possibilità creative; e a chiunque desideri acquisire una maggiore consapevolezza di sè, esplorando le potenzialità del movimento in modo divertente e totalmente libero da schemi.
Costi:
25€ per il workshop di 3 ore.
Dove e quando:
Presso il Centro Feldenkrais Carlomauro Maggiore Via Sciuti 6, Palermo, domeica 21 ottobre dalle 17.00 alle 20.00
È obbligatoria la prenotazione:
Tel. 3477208695 – 34041100663
info@feldenkraismaggiore.it