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Il Corpo Intuitivo

domenica 6 ottobre dalle 17.00 alle 20.00

Workshop di contact improvisation con Silvia Giuffrè


Attraversando diverse esperienze corporee, Il workshop costituirà uno spazio di relazione inusuale e creativa, di ascolto cosciente, di esplorazione e di gioco.

Si indagherà il rapporto con il suolo (rotolamenti, scivolamenti, discese al pavimento, proposte di floor work,), il contatto con l’altro (pressioni, appoggi, scambi di peso, disequilibri), stimolando le percezioni e raggiungendo anche uno stato di rilassamento e abbandono fiducioso. Non è necessaria nessuna preparazione specifica. Il lavoro si baserà, al di fuori di qualsiasi schema, sul mettere in luce l’intelligenza corporea di ognuno di noi

La contact improvisation nasce negli anni 70 da Steve Paxton e un gruppo di danzatori. È una danza sui generis fatta di improvvisazione e di contatto, influenzata principalmente da elementi di Aikido e dall’osservazione del movimento organico dei bambini. Una pratica di improvvisazione in contatto che pensa la struttura dello scheletro come un’architettura in movimento, e considera il corpo in grado di instaurare un rapporto intimo con il sé, con l’altro, ma soprattutto con il corpo dell’altro. Si aprono con essa infinite possibilità creative. A partire dalla consapevolezza della nostra capacità sensoriale e aggiungendo un pizzico di curiosità nei confronti delle dinamiche del corpo in movimento, è possibile sperimentare sensazioni che coinvolgono sia la relazione con sé che con l’altro. I corpi si mescolano, tutti i sensi sono coinvolti e i riflessi naturali stimolati. Uno scambio di energie, un gioco dal percorso spontaneo e imprevedibile, che si evolve nelle molteplici direzioni del movimento e del contatto.

L’insegnante

Scopri chi è Silvia Giuffrè

Costi

25 € per il workshop della durata di tre ore

È obbligatoria la prenotazione

La prenotazione al workshop sarà ritenuta completata solo dopo il versamento della quota d’iscrizione in sede per appuntamento o con bonifico\versamento sulla postepay:

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CORPO E CONTATTO. UN’ “ARCHITTETTURA” IN MOVIMENTO.

Percepire il respiro, la pelle, lo spazio e la connessione tra le diverse parti del corpo, lasciandosi andare al gioco creativo del movimento improvvisato.  A partire dai principi della Release Technique in cui è fondamentale lo  studio del peso del corpo e la possibilità di “giocare” con gli elementi di  caduta, rimbalzo e sospensione, il laboratorio costituirà uno spazio di relazione e condivisione creativa a partire  dal “contatto” con il suolo e  con l’altro.

Attraverso l’ascolto e lo sviluppo di una particolare sensibilità, il corpo si libera nell’improvvisazione, quale strumento di ricerca individuale e  non solo, e scopre una specifica reattività e abilità come fosse un “architettura in movimento”.  L’evoluzione sarà l’improvvisazione all’insegna del movimento giocoso, che  coinvolgerà tutti i sensi e stimolerà i riflessi naturali.  Nell’esplorazione sensoriale e percettiva della Contact Improvisation  si  attiva un percorso spontaneo e imprevedibile di scoperta e  immaginazione, all’insegna del benessere e della condivisione.

 

Cos’è la CONTACT IMPROVISATION?

La Contact Improvisation è un dialogo non verbale tra più persone, una sperimentazione che spinge oltre i limiti della fisicità. Nata negli anni  70 da Steve Paxton e un gruppo di danzatori, la Contact Improvisation è una  disciplina di movimento fatta di improvvisazione e di contatto, influenzata  principalmente da elementi di Aikido e dall’osservazione del movimento organico dei bambini. Una pratica che “pensa” la struttura dello scheletro come un’architettura in movimento, e affida all’intelligenza del corpo l’intuizione del gioco  dinamico del movimento. Uno scambio di energie, una condivisione dello spazio corporeo e fisico dal percorso spontaneo e imprevedibile, che si evolve in molte direzioni. E’ una comunicazione attraverso la quale esplorare tutte le possibilità di  movimento e di contatto, in cui il corpo -instaurato un rapporto intimo con  il sé-, si lascia andare alla continuità e alla fluidità del percorso  energetico del movimento nello spazio, “un lasciar fare” e, attraverso il  corpo dell’altro, raggiungere una sensazione di sospensione, un “volo”.

A partire da una buona consapevolezza della nostra capacità sensoriale e  aggiungendo un pizzico di curiosità nei confronti delle dinamiche del corpo in movimento, è possibile raggiungere sensazioni eccezionali ed uniche, in  termini di relazione interiore e interpersonale.

SILVIA GIUFFRÈ, DANZATRICE CONTEMPORANEA, PERFORMER E COREOGRAFA.

Dal 1999 intraprende il suo percorso di studi sulla danza contemporanea in  seno alla compagnia Moto Armonico Danza diretta da Betty e Patrizia Lo  Sciuto. Apprende il Metodo Fine Movement Technique ®. E’ interprete di tutti gli spettacoli di Repertorio della Compagnia realizzati in collaborazione con gli Amici della Musica (Trapani). Come danzatrice si  esibisce in Italia, Germania, Francia, Spagna, Inghilterra e Cile (Roma  Europa Festival 2000). Dal 2004 anno in cui ha studiato a New York presso  la Trisha Brown Dance Company dove frequenta anche il Movement Research,  approfondisce la Release Technique, la Contact Improvisation e  l’improvvisazione con insegnanti di fama internazionale tra cui Nita  Little, Scott Wells (InpulsTanz 2006/07/08), K.J. Holmes, Julien Hamilton,  Kristie Simson, Barbara Lucarini, Charlie Morrissey. A Parigi nel 2007  presso il Centre National de la Danse è tra i 20 danzatori europei che  partecipano al gruppo di ricerca di Steve Paxton dal titolo “Material for  the spine”.  Collabora con il Teatro Biondo Stabile di Palermo come  danzatrice e coreografa (2009 e 2012). Dal 2013 lavora con la regista Emma  Dante per varie opere liriche e teatrali (Teatro Massimo di Palermo, Teatro Alla Scala di Milano, Opera di Roma, Comunale di Bologna, Regio di  Torino,  Edinburgh  International Festival, Grand Théâtre di Ginevra, Teatro Greco di Siracusa, Festival Internazionale di Pompei). Nel 2009 e 2012 collabora come  danzatrice e coreografa con il Teatro Biondo Stabile di Palermo. Nel 2010 fonda la Compagnia *Omonia-Contemporary Arts * in cui è coreografa e  interprete e si inserisce in contesti teatrali e off, sviluppando un  linguaggio specifico che fa della connessione tra le arti il centro e il  punto di forza del percorso artistico. La sua ultima creazione è *La donna  puma *(Teatro Biondo Festival Passaggio a Sud e Festival ConFormazioni 2018). Nello scorso luglio ha curato la coreografia dell’opera L’Elisir d’amore,  regia di Natale De Carolis, per l’Ente Luglio Musicale Trapanese. Dal 2010  approfondisce con maestri di fama internazionale il Tango Argentino, ballo  che influenza e arricchisce la sua danza, la sua ricerca e la pedagogia.E’ insegnante ospite dell’organizzazione Roma Contact nel 2016 e nel 2017 danza a Parigi per il Paris Improvisation Evening. Successivamente è  invitata all’incontro Internazionale di Contact Improvisation Paris Improvisation Gathering nel 2017.

 

Destinatari:

Rivolto a curiosi e principianti che desiderano sperimentare la  sensibilità nel corpo e nello spirito attraverso l’esperienza  dell’improvvisazione, dando vita ad infinite possibilità creative; e a chiunque desideri acquisire una maggiore consapevolezza di sè,  esplorando le potenzialità del movimento in modo divertente e totalmente  libero da schemi.

Costi:

25€ per il workshop di 3 ore.

Dove e quando:

Presso il Centro Feldenkrais Carlomauro Maggiore Via Sciuti 6, Palermo, domeica 21 ottobre dalle 17.00 alle 20.00

È obbligatoria la prenotazione:

Tel. 3477208695 – 34041100663
info@feldenkraismaggiore.it


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Sabato 14 – domenica 15 maggio dalle 10.30 alle 13.30

Il Workshop costituirà uno spazio di relazione inusuale e creativa attraverso il corpo; di ascolto cosciente; di esplorazione e di gioco.
Indagheremo sul RAPPORTO con il SUOLO (rotolamenti, scivolamenti, discese al pavimento, proposte di floor work,); esploreremo il CONTATTO con l’altro (pressioni, appoggi, scambi di peso, disequilibri); stimoleremo la percezione e raggiungeremo infine uno stato di rilassamento e abbandono fiducioso.

La contact improvisation nasce negli anni 70 da Steve Paxton e un gruppo di danzatori. È una danza sui generis fatta di improvvisazione e di contatto, influenzata principalmente da elementi di Aikido e dall’osservazione del movimento organico dei bambini. Una pratica di improvvisazione in contatto che pensa la struttura dello scheletro come un’architettura in movimento, e considera il corpo in grado di instaurare un rapporto intimo con il sé, con l’altro, ma soprattutto con il corpo dell’altro. Si aprono con essa infinite possibilità creative. A partire dalla consapevolezza della nostra capacità sensoriale e aggiungendo un pizzico di curiosità nei confronti delle dinamiche del corpo in movimento, è possibile sperimentare sensazioni che coinvolgono sia la relazione con sé che con l’altro. I corpi si mescolano, tutti i sensi sono coinvolti e i riflessi naturali stimolati. Uno scambio di energie, un gioco dal percorso spontaneo e imprevedibile, che si evolve nelle molteplici direzioni del movimento e del contatto.

Destinatari:

Il workshop è aperto a chiunque desideri acquisire una maggiore consapevolezza del corpo, esplorando tutte le possibilità del movimento in modo totalmente libero da schemi e divertente.
Si tratta di un open level che può accogliere persone provenienti da esperienze diverse, poiché ciascuno apprende in base al suo livello di coscienza corporea e alla sua peculiare fisicità.

Durata:

6 ore

Regole:

Abbigliamento comodo, piedi nudi e tanta voglia di divertirsi.
E’possibile partecipare anche ad una sola giornata.

Costi:

45€ due giornate
30€ una giornata

È necessaria la prenotazione:

Tel. 3477208695
info@feldenkraismaggiore.it

Conduce il laboratorio

Silvia Giuffrè, Danzatrice contemporanea e coreografa, ha studiato a New York presso la Trisha Brown Dance Company dove frequenta anche il Movement Research e approfondisce la Release Technique e la Contact Improvisation. E’a Parigi nel 2007 presso il Centre National de la Danse è tra i 20 danzatori europei che partecipano al gruppo di ricerca di Steve Paxton dal titolo “Material for the spine”.
Dal 1999 intraprende il suo percorso di studi sulla danza contemporanea in seno alla compagnia Moto Armonico Danza diretta da Betty e Patrizia Lo Sciuto. Apprende il Metodo Fine Movement Technique ® di Betty Lo Sciuto. E’ interprete di tutti gli spettacoli di Repertorio della Compagnia realizzati in collaborazione con gli Amici della Musica (Trapani). Come danzatrice si esibisce in Italia, Germania, Francia, Spagna, Inghilterra e Cile (RomaEuropa Festival 2000).
Dal 2010 è direttore artistico della Compagnia Omonia-Contemporary Arts.
Negli ultimi 8 anni studia e approfondisce, con maestri di fama internazionale, il Tango Argentino, ballo che influenza e arricchisce la sua danza, la sua ricerca e la pedagogia.


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Lo sapevi?

La Contact Improvisation

è una forma di danza che fa bene a tutti perché tutti possono praticarla e sperimentarne i molteplici benefici.

La Contact Improvisation nasce negli Usa negli anni ‘70 dal lavoro di un gruppo di danzatori e grazie all’impulso di Steve Paxton per esplorare nuove possibilità di movimento e di comunicazione.

La sua tecnica si basa sul trasferimento di peso, fiducia reciproca, ascolto, fluidità ed equilibrio. Forza di gravità e pavimento sono come due partners che consentono a chi danza di muoversi mantenendo il contatto costante con l’altro, e cercando di risolvere ogni azione in passaggi semplici e continui.
Si danza in improvvisazione cercando un fluire continuo delle energie, piuttosto che costruire forme puramente estetiche.

Nella Contact Improvisation viene sottolineato il piacere di danzare con qualcuno in modo spontaneo. Avviene uno scambio tra le persone. Si stimola così l’apertura ad un processo di apprendimento e di osservazione di se stessi in ciò che sta accadendo qui ed ora, imparando a conoscere i propri modi di muoversi e cercandone di nuovi.

La sua pratica potenzia la capacità di relazione e la percezione sensoriale. Il corpo si educa al peso, al peso dinamico, allo spazio/tempo, e acquisisce così una consapevolezza personale che permette di padroneggiare le leggi stesse della fisica.

La Contact Improvisation è una pratica che permette a tutti di danzare abbandonando schemi ed aspettative e soddisfa il desiderio di muoversi in armonia, naturalezza e libertà.

Quando il corpo è rilassato, imprevisti ed emergenze possono essere affrontati con calma, e questa modalità di danzare può trasformarsi in una modalità di vivere.